Tutela dei dati

Privacy: cosi si intende?

Il tema privacy ha subito negli anni una grande evoluzione, sia in termini semantici e di significato e quindi in contenuti, oggetti e soggetti di legge. Il termine “privacy” nasce infatti come "diritto ad essere lasciati soli", "the right to be alone" ma nel corso del ventunesimo secolo si trasforma e si evolve fortemente, in particolare sotto la spinta dell’evoluzione tecnologica che ha reso possibili anche intrusioni molto forti nella sfera privata di ciascun individuo.
Di pari passo è seguita anche una diffusione di questo termine nell’uso quotidiano che risulta ad oggi perfino inflazionato, senza che però a questa sia legata una conoscenza altrettanto ampia.
In un contesto caratterizzato da una crescente e sofisticata tecnologia oggi il diritto alla privacy non significa più diritto di escludere gli altri dalla propria vita privata ma il diritto ad avere il controllo sulle informazioni che riguardano la propria persona.

Ricerca e attività di marketing

A causa di una confusione di termini troppo spesso, purtroppo, si accomuna l’attività di ricerca di natura socio-politica e demoscopica o di mercato all’attività di marketing (telefonico).
La differenza sta nell’obiettivo che ciascuna di esse persegue: l’attività di ricerca studia un fenomeno e raccoglie informazioni attraverso domande che pone ad intervistati mentre l’attività di marketing ha come obiettivo la vendita di un prodotto o di un servizio.
Nell’ambito della ricerca vi è in primo luogo il rispetto di un codice che disciplina l’attività scientifica in questo settore. In secondo luogo va sottolineato che per un sondaggio demoscopico o di mercato non è ritenuta essenziale l’identificazione del soggetto intervistato. Nelle indagini socio-demografiche, infatti, i dati identificativi vengono raccolti solo per poter effettuare i controlli di qualità sulla rilevazione, al termine dei quali vengono distrutti, ed i risultati statistici sono prodotti su dati rigorosamente anonimi.

apollis è un istituto di ricerca e come tale raccoglie dati a scopo di ricerca. Tra le altre cose, vengono intervistate delle persone. apollis, invece, non effettua mai misure di marketing.

Non tutti i dati sono uguali

In genere si distingue tra i seguenti tipi di dati:
  • dati identificativi, i dati personali che permettono l’identificazione diretta dell’interessato (nome, ragione sociale);
  • dati personali: qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche mediante riferimento indiretto;
  • dati sensibili: i dati personali idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale. Questo tipo di dati non può essere oggetto di obbligo di risposta nel caso di trattamenti a scopi statistici (anche in sondaggi nell’ambito del sistema statistico nazionale ISTAT o provinciale ASTAT);
  • dati giudiziari: i dati personali idonei a rivelare provvedimenti in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualità di imputato o di indagato. Anche questo tipo di dati non può essere oggetto di obbligo di risposta nel caso di trattamenti a scopi statistici.

La legge tutela tutti i dati che si riferiscono a una singola persona. Una categoria particolare di dati personali sono i dati sensibili. Questa tipologia di dati è sottoposta ed un livello di protezione più elevato di quello previsto per i dati non sensibili.

Come vengono trattati i dati da apollis?

Nello svolgimento della propria attività l’istituto di ricerca sociale e demoscopia apollis, per mezzo dei suoi incaricati, tratta informazioni di carattere personale tutelate dalla norma vigente. I dati identificativi (ad esempio il nome, il cognome ed il recapito telefonico degli intervistati) sono memorizzati perché necessari ai fini della successiva raccolta delle informazioni mediante somministrazione del questionario di rilevazione (contattare l’intervistato per fissare un appuntamento per l’intervista, ecc.).
Tali dati, così come quelli raccolti in occasione delle interviste, possono essere utilizzati esclusivamente per gli obiettivi comunicati all’intervistato/a, di regola per una ricerca ben precisa.
Le informazioni raccolte nel corso di un sondaggio non vengono mai memorizzate insieme al nome dell’intervistato, ossia sono anonime, a meno che non venga comunicato all’intervistato il contrario. I dati vengono inoltre analizzati in modo tale da non poter trarre conclusioni indirette sui singoli intervistati.
I dati raccolti – anche quelli anonimi – non vengono mai resi noti a soggetti pubblici o privati estranei all’istituto di ricerca stesso.

A chi rivolgersi e quali sono i diritti dell’intervistato?

Per ogni indagine è individuato un titolare, un responsabile ed uno o più incaricati per la raccolta dei dati:
Il titolare è la persona fisica o giuridica cui competono le decisioni in ordine alle finalità, alle modalità del trattamento di dati personali e agli strumenti utilizzati. Nel nostro caso il titolare è sempre apollis s.n.c, con sede in Piazza Domenicani 35, 39100 Bolzano;
Il responsabile è la persona preposta dal titolare al trattamento di dati personali. Nel nostro caso responsabile dei dati è il dott. Helmuth Pörnbacher. Ad egli è possibile rivolgersi per ricevere ulteriori informazioni ed anche per quanto riguarda l’esercizio dei diritti dell’interessato;
gli incaricati, infine, sono le persone fisiche autorizzate a compiere operazioni di trattamento dal titolare o dal responsabile, ivi compresi coloro che sono coinvolti direttamente nelle operazioni di raccolta dei dati (intervistatori).

Tutte queste figure sono tenute a rispettare ed a tutelare la riservatezza dei dati forniti dai rispondenti, sia nella fase di raccolta delle informazioni che di elaborazione e diffusione del dato statistico. Per garantire questa protezione nel miglior modo possibile, esiste un regolamento interno sulla protezione dei dati che viene firmato da ogni dipendente.

L’interessato è invece la persona fisica o giuridica, l’ente o l’associazione cui si riferiscono i dati personali. In qualunque momento del trattamento, l’interessato ha diritto a ricevere tutte le informazioni necessarie su:
  • l’origine dei dati personali;
  • le finalità e modalità del trattamento;
  • la logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
  • gli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e dell’incaricato designato.


L’interessato ha inoltre diritto ad ottenere:
  • l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
  • la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati.